Sul 38enne ingegnere svizzero-iraniano pende una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti: per il ministero, però, uno dei reati di cui è accusato «non trova corrispondenza». Bonelli: «Questa è la conferma dello scambio con la giornalista italiana». Benifei (Pd): «Chiediamo chiarimenti»
La firma del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per il rilascio di Mohammad Abedini Najafabadi, 38enne, accusato dagli Usa di aver aggirato le sanzioni fornendo all’Iran i componenti elettronici per i suoi droni Shahed è il sigillo dell’epilogo. Mette la parola fine alla vicenda legata a Cecilia Sala, giornalista italiana arrestata a Teheran il 19 dicembre come ritorsione per la detenzione di Abedini e liberata mercoledì scorso dopo venti giorni di reclusione nel carcere di Evin. Lo scambio



