- Il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, è indagato per finanziamento illecito politico elettorale. Al centro delle indagini una cena elettorale, pagata, dice, a sua insaputa: «Per quanto potessi sapere, la manifestazione non prevedeva un costo e nessuno infatti mi ha chiesto un pagamento al quale, altrimenti, avrei senza dubbio provveduto personalmente».
- L’inchiesta riguarda procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori e cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi Pnrr in cambio di droga, favori e regali per cui sono state arrestate cinque persone tra cui il dirigente azzurro Fabrizio Trisi e l’imprenditore Vincenzo De Leonibus.
- Trisi è indagato anche per le assunzioni alla Pescara Energia. «Lo sai quante patate ti costa a te?», diceva a un assunto. Il dirigente, che fino a poco fa riferiscono gli esponenti del Pd era delegato da assessori e sindaco a replicare ai consiglieri di minoranza, si è dimesso alla fine della settimana scorsa.
«È così che il tunnel della droga si unisce al giro di favoritismi che ha disseminato macerie nell’attività amministrativa, in un baratto cocaina–bustarelle e appalti che ha danneggiato l’interesse pubblico», fino ad arrivare a lambire i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Così i magistrati scrivono nell’ordinanza del Tribunale di Pescara, che ieri ha mandato un avviso di garanzia al presidente del Consiglio regionale abruzzese Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, indagato per fin



