Italia

Al Quirinale non serve una donna-totem ma un volto e una storia

  • Puntuali come la scadenza del settennato, si inseguono in questi giorni gli appelli per una donna al Quirinale, provenienti sia dalla società civile sia da alcune frange dei partiti. Ma quale donna?
  • Poiché proveniamo da una storia pluridecennale di esclusione, l’errore più grande è annacquare la singolarità delle storie e delle personalità politiche femminili nell’indistinto della categoria di genere.
  • Vogliamo «una donna al Colle»? Facciamo i nomi. Altrimenti si tratta di un esercizio retorico o strategico.

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