Italia

Alla sfilata delle riforme. Sotto la propaganda c’è un governo confuso

  • Alla fine della giornata di incontri a Montecitorio, il bilancio è magro e consegna quanto era già noto. La disponibilità di Azione e Italia viva, la contrarietà dei rossoverdi e le distanze tra la maggioranza con Pd e Cinque stelle.
  • Giorgia Meloni ha fatto circolare una serie di spin, spingendosi a teorizzare un modello diverso da quelli presi a paragone: «Ne possiamo inventare anche uno migliore».
  • L’unico dato politico emerso è che ci sarebbe un “coniglio dal cilindro”: un modello simil-tedesco. Anche se dal Pd c’è il sospetto del trappolone. «Pensare alle priorità del paese», il messaggio di Schlein.

Presidenzialismo sì, presidenzialismo no, anzi meglio il premierato forte, slogan affascinante ma da riempire di contenuto. In attesa di capire se ci sarà una bicamerale. Dopo tanti affanni, alla fine della giornata di incontri a Montecitorio, quello che resta è la sfilata di leader e capigruppo, in ghingheri per le consultazioni sulle riforme. Con la squadra di governo in massa presente agli incontri. Con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, c’erano i due vice, Matteo Salvini e Antonio

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