La giornalista Nancy Porsia ha letto le carte dell’inchiesta della procura di Trapani nell’ambito della quale è stata intercettata e pedinata per sei mesi. Anche se di Ong si è occupata ben poco. Ma aveva informazioni e fonti che mettevano a rischio la narrazione ufficiale di quello che succedeva in Libia
- Nel 2017 per sei mesi la procura di Trapani che indagava sul ruolo delle Ong nei soccorsi in mare intorno alla Libia ha messo sotto intercettazione la mia utenza telefonica.
- Il pm chiede l’immediato accesso alla mia utenza telefonica, perché un eventuale ritardo avrebbe potuto compromettere lo sviluppo delle indagini in corso.
- Ma dopo sei mesi di intercettazioni e pedinamenti, nessuna delle informazioni registrate finisce nell’informativa finale depositata lo scorso febbraio dalla Procura di Trapani e su cui verrà istruito il processo.