Nella giornata della visita del premier Mario Draghi a Genova, il «campo largo» giallorosso annuncia l’accordo trovato sul candidato delle prossime amministrative.

Sarà Ariel Dello Strologo, 55 anni, avvocato e presidente della Comunità ebraica di Genova, a tentare di riconquistare la città che si era affidata al sindaco Marco Bucci, che cerca il bis.

Nella notte è stato percorso l’ultimo miglio di una trattativa che durava da tre mesi, e alla fine è arrivato l’ok di tutti: «Il percorso di questi mesi ha consolidato la consapevolezza della necessità di un'alternativa per Genova che sappia mettere al centro la lotta alle crescenti disuguaglianze, promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile, dare centralità alle nuove generazioni, raccogliere la sfida della transizione ecologica come motore di nuove opportunità e pensare alla cultura come elemento di sviluppo sociale», dice un comunicato, che appunto parla di «un campo largo di forze politiche e sociali che condividono i nostri valori e si sentono radicalmente alternativi alla destra che governa la città».

Hanno detto sì Articolo Uno, Demos, Europa Verde, è Viva, Linea Condivisa, Lista Crivello, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Possibile e Sinistra Italiana e anche la Lista Sansa, l’ultima ad accettare la convergenza sul nome di Dello Strologo.

Si sono invece tirati fuori i rappresentanti di Italia viva, Azione e +Europa, che negli ultimi mesi avevano comunque dato qualche segnale di disponibilità a Bucci. E non è improbabile che proprio sulla corsa per il comune di Genova Matteo Renzi possa “testare” l’alleanza centrista con Giovanni Toti, presidente della Regione e grande elettore del sindaco di centrodestra.

Per il centrosinistra comunque l’accordo raggiunto è importante e può aprire la strada ad altre alleanze larghe a sinistra e con il movimento, proprio nella città di Beppe Grillo, in questo momento di grande confusione sotto il cielo pentastellato. 

Arriva nello stesso giorno in cui il segretario del Pd Enrico Letta ha ricevuto il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.  Un segnale di attenzione, e di work in progress verso l’alleanza.

Letta tenta di unire quello che la storia della sinistra ha diviso, e spesso: fra i Verdi di Bonelli e Nichi Vendola, padre nobile di Si, non corre buon sangue, politicamente parlando. Fra i due c’è di mezzo la questione Ilva, che ha visto l’ambientalista sempre duramente schierato sul fronte opposto a quello dell’ex presidente della Regione Puglia.

© Riproduzione riservata