Il voto del 3 e 4 ottobre

Il fallimento annunciato delle comunali è già l’ultimo appello per Conte

  • Al voto del 3 e 4 ottobre, il Movimento non si presenta alle suppletive, nelle città dove ha trovato l’accordo con il Pd il candidato è sempre di area dem e dove corre da solo non ha chances di vittoria.
  • L’unica città in cui potrebbe arrivare al ballottaggio è Roma, dove la sindaca uscente Virginia Raggi è invisa a una parte dei vertici e ha lanciato la sua candidatura senza aspettare il placet nazionale.
  • Questo peserà sulla leadership di Conte, accusato di non essere in grado di gestire il marasma interno al partito, ma anche sui rapporti di forza nella ancora precaria alleanza giallorossa.

Il Movimento 5 stelle non si presenta alle elezioni suppletive. Nelle principali città dove ha trovato l’accordo con il Partito democratico il candidato sindaco è o un esponente dem (Bologna) o inviso alla base (Napoli). In quelle in cui il Movimento corre da solo nessun candidato – tranne forse Virginia Raggi a Roma – ha possibilità di vittoria. Eppure i Cinque stelle sono la principale forza parlamentare, sono stati in maggioranza negli ultimi tre governi e, nel 2018, hanno ottenuto quasi

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