Italia

Anche il silenzio diventa una strategia di comunicazione

Le strategie comunicative dei leader si costruiscono sulla base delle loro caratteristiche personali declinate al contesto corrente. Nel caso del premier incaricato, la chiave sarà narcotizzare il paese con poche parole chiare, dopo il sovraccarico di stress della crisi di governo

  • Matteo Renzi si faceva guidare dall’istinto, nessuno spin doctor è mai riuscito a controllarlo. Parlava coi giornalisti, aveva la passione per dare i retroscena ai giornali. Paolo Gentiloni, all’opposto, seguiva le strategie.
  • Mario Monti, invece, ha adottato la linea del silenzio per i primi mesi. E’ stata pagante, ma poi quando è sceso in politica e fatto campagna elettorale è nato il cortocircuito: non si capiva più chi fosse il vero Monti.
  • Mario Draghi dovrà essere abile a sfruttare la comunicazione istituzionale e non ha bisogno di costruirsi un personaggio: la sua reputazione è già altissima. Ma dovrà fare attenzione all’effetto miracolistico, che potrebbe provocare delusioni.

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