Italia

Appendino rinuncia. Ora anche Raggi rischia per un processo

Virginia Raggi, sindaca di Roma Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
Virginia Raggi, sindaca di Roma Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Lunedì la sindaca di Roma va a giudizio per falso documentale dopo l’assoluzione in primo grado. La collega di Torino, condannata, ha annunciato che non si ricandida. Intanto c’è il tavolo del centrosinistra

  • Oggi si riunisce il centrosinistra della Capitale per provare a trovare un accordo sull’alleanza e sul candidato, o sulla candidata. Il movimento di Calenda ci sarà. Ma pensa alla rottura
  • Nel M5s in molti preferirebbero un passo indietro della sindaca Raggi, ma ormai è considerata un’intoccabile. A meno che non si trovi costretta a una corsa contemporanea a un processo d’appello. Lunedì 19 ottobre la prima risposta
  • Nel Pd nessuno spera nella via giudiziaria alla soluzione del caso romano: perché l’alleanza con i Cinque stelle non è all’orizzione. Di una possibile intesa si riparlerà, nel caso, al ballottaggio 

Tutto fermo fino a mezzogiorno di lunedì 19 ottobre. Mercoledì 14 il centrosinistra romano si riunisce intorno a un tavolo, in presenza e in video, per aprire la pratica del candidato, o della candidata, per il voto della primavera 2021 a Roma. Comincia il confronto e potrebbe subito arrivare una rottura. Ma da questa parte sono in molti a non voler precipitare i tempi. In realtà il primo appuntamento cruciale del romanzo Campidoglio è lunedì prossimo, quando in un’aula di giustizia della Ca

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