L’ex presidente e vicepresidente del Consiglio, Arnaldo Forlani, è morto a Roma all’età di 97 anni. Leader della Democrazia cristiana, Forlani è stato uno dei politici più influenti e conosciuti della prima Repubblica, sedendo in parlamento per nove legislature. A dare notizia della sua morte è il figlio Alessandro.

Carriera politica

Forlani è stato segretario della Democrazia cristiana nel quadriennio 1969-1973 ed in seguito nel triennio 1989-1992. Furono i cosiddetti anni del Caf, l’acronimo che indicava il triangolo del potere politico costituito da Forlani insieme a Giulio Andreotti e l’ex leader socialista Bettino Craxi. Si dimise in seguito allo scandalo di Mani Pulite che colpì tutti i principali partiti dell’epoca. Nel processo Enimont Forlani ricevette un avviso di garanzia e venne condannato a due anni e quattro mesi di reclusione per finanziamento illecito. La pena fu sostituita con l'affidamento al servizio sociale ed espiata attraverso la collaborazione con la Caritas.

In diversi esecutivi ha ricoperto il ruolo di ministro degli Affari esteri, ministro della Difesa e delle Partecipazioni statali. La sua esperienza da presidente del Consiglio dura dal 18 ottobre 1980 al 26 giugno 1981, a capo di un quadripartito formato da Dc, Psi, Psdi e Pri.

Il messaggio di Mattarella

«Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Arnaldo Forlani, e desidero esprimere ai figli e ai familiari i sentimenti della mia solidarietà e vicinanza», ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Forlani è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione, e la sua azione nel governo e nel partito di maggioranza relativa ha contribuito all'indirizzo del paese, alla sua crescita democratica, allo sviluppo economico e al consolidamento del ruolo italiano in Europa, nell'Alleanza Atlantica, nel consesso internazionale. Lascia un segno di grande rilievo nella storia repubblicana».

Pierferdinando Casini è stato uno dei primi esponenti politici a esprimere un pensiero per Forlani. «Sono profondamente commosso per la scomparsa di Arnaldo Forlani, il Segretario della Dc di cui mi onoro di essere stato collaboratore – ha detto –. Ha servito la politica e non se ne è mai servito. Ha avuto grandi soddisfazioni nella sua vita pubblica e altrettante amarezze. Ha affrontato il tutto con una profonda fede cristiana e con una grande umanità. Nei prossimi giorni ci sarà tempo per riflettere sul suo lavoro politico: europeista, atlantista ha sempre difeso con forza la collaborazione tra Dc e socialisti. È forse l'ultimo dei grandi protagonisti della Democrazia cristiana della Prima Repubblica, a cui dobbiamo dire grazie e addio».

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