Il ministro Urso aveva attaccato l’Alfa Romeo per la produzione del brand “Milano” in Polonia, ma non usa le Fiat. Anche alla presidenza del Consiglio c'è il predominio di modelli prodotti all’estero: appena un terzo è “italiano”
Sovranisti sì, ma non quando si tratta di autoblu. In quel caso ci si affida, legittimamente, al mercato. Alla migliore dotazione, senza guardare troppo alla nazionalità. Eppure da Adolfo Urso a Francesco Lollobrigida, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, il governo è pieno di cantori del made in Italy e di tutori – almeno a parole – delle produzioni tricolori. Solo, però, che le auto di servizio, quelle usate dai ministeri e palazzo Chigi per i vari spostamenti, sono quasi tutte straniere, salvo



