- Da una lettura degli atti fin qui resi pubblici emerge che è costellata da numerose e clamorose anomalie l’operazione che ha portato all’esclusione dei Benetton dopo il crollo del ponte di Genova dove morirono 43 persone
- Per individuare il nuovo concessionario non è stata indetta una gara, il costo complessivo dell’operazione è stato 7 miliardi e mezzo di euro più del necessario, quei soldi sono finiti nelle tasche degli imprenditori veneti e ora gli automobilisti dovranno pagare il 2 per cento in più all’anno
- Con l’ingresso nell’operazione della Cassa depositi e prestiti del Tesoro la concessione non è diventata pubblica, la maggioranza resta in mano ai privati, cioè i fondi di investimento stranieri
Perché per sostituire il concessionario di Autostrade per l’Italia (Aspi) non è stata indetta una gara dopo che alla fine di un’interminabile e assai poco trasparente fase preparatoria la concessione è stata tolta ai Benetton? Perché è stato fatto credere che con l’intervento di Cassa depositi e prestiti (Cdp) come acquirente insieme ad alcuni soggetti privati dell’88 per cento di Atlantia della famiglia di imprenditori veneti proprietaria di Aspi, si stava passando da una gestione privata dell
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