Un'associazione finalizzata alla corruzione elettorale avrebbe permesso di comprare voti, anche al prezzo di 50 euro l'uno, alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel comune di Grumo Appula, e del 3 e 4 ottobre 2021 nel comune di Triggiano, in provincia di Bari.

E' quanto accertato dall'indagine che ha portato all'esecuzione di 10 misure cautelari. Agli arresti domiciliari anche il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, e Sandro Cataldo, marito dell'assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, e referente del movimento Sud al centro. Nei confronti della Maurodinoia è stata eseguita una perquisizione: l’assessora, indagata, ha rassegnato le dimissioni che il presidente della Regione Michele Emiliano ha accettato in mattinata.

La tecnica

La verifica del voto, in cambio di 50 euro, veniva effettuata nel corso delle operazioni di spoglio dove vari gregari degli organizzatori, che stazionavano stabilmente nei pressi delle sezioni loro assegnate, verificavano se le persone si fossero effettivamente recate al voto; inoltre, all'atto dello spoglio, controllavano l'effettiva corrispondenza dei voti.

Significativo è stato quanto rinvenuto dai carabinieri la sera del 6 ottobre 2021, in un cassonetto stradale di raccolta indifferenziata nel quartiere San Giorgio di Bari: frammenti di fotocopie di documenti d'identità, codici fiscali di cittadini di Triggiano, un consistente numero fac-simile di schede e volantini di propaganda elettorale.

Nelle elezioni del 2021 il sindaco Donatelli è stato rieletto e, secondo l'impostazione accusatoria, era questo lo scopo del meccanismo illecito così organizzato. Secondo le indagini, un sistema analogo era già stato applicato nel settembre 2020, durante le consultazioni svolte a Grumo Appula.

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