«Come faccio a dirle di no? Certo che siamo preoccupati». Così l'avvocato Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi, a margine dell'udienza del Ruby Ter a Milano ha risposto a chi gli chiedeva se c'è preoccupazione per le condizioni di salute del Cavaliere. «Le condizioni di Silvio Berlusconi - ha sottolineato - sono le condizioni di una persona che è stata dimessa sabato e che adesso è costantemente monitorata a casa». Così questa mattina il processo, che vede indagato Silvio Berlusconi per corruzione a Milano, è stato rinviato a mercoledì 26 maggio, quando i giudici decideranno sulla richiesta della procura di stralcio della posizione Berlusconi da quella degli altri imputati.

La pm, Tiziana Siciliano, ha detto: «Crediamo che le condizioni del presidente Berlusconi siano molto gravi», chiedendo però che il procedimento vada avanti venendo scorporato, stralciando la posizione del leader di Fi da quella degli altri imputati. Infatti, per la giudice, non è prevista una ripresa rapida: «Non ho il minimo dubbio che situazione sia di particolare gravità e nulla fa presagire una situazione veloce» ha aggiunto. La difesa dell'ex premier ha chiesto un ulteriore rinvio a causa delle condizioni di salute ma per la pm, di fronte a un processo «che dura da tantissimo tanto con moltissimi imputati», c'è il diritto che processo si svolga in tempi ragionevoli, da qui la proposta «della separazione della posizione dell'imputato Berlusconi», ma di proseguire per gli altri imputati seguendo un calendario già fissato. L'idea è di una "separazione temporanea” della posizione di Berlusconi da quella degli altri imputati.

Ospedale a casa

Berlusconi, dopo essere stato ricoverato martedì scorso per i postumi del Covid, è stato dimesso sabato e il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, aveva minimizzato: «Si conferma così l’infondatezza delle notizie allarmistiche circolate nei giorni scorsi». La casa del leader di Forza Italia però, ha raccontato l’avvocato a margine dell’udienza, è stata trasformata in un piccolo ospedale: «È stata attrezzata una parte importante dell'abitazione di Villa San Martino per consentirgli una ripresa delle sue condizioni di salute pur non in stato di stretta degenza ospedaliera. Però, evidentemente, sono le condizioni ancora di un soggetto defedato (deperito, ndr)».

Sulla gravità sottolineata dalla Pm, Cecconi ha risposto: «Non ha fatto altro che giustamente constatare quelli che sono i dati che sono rinvenibili dalla disamina delle numerose certificazioni e relazioni mediche che abbiamo versato agli atti del processo».  Per il resto, ha detto ai giornalisti: «Fatelo dire ai medici. Io vi ho riferito quello che so, cioè una situazione ancora di degenza domiciliare».

Tajani lo vede al Quirinale

Tajani continua a usare toni incoraggianti, e mentre nel centrodestra si anima il dibattito per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica, tira in ballo lo stesso Berlusconi: «Ha avuto un problema di salute, dopo il Covid e il vaccino. Ma spero che ritorni al più presto protagonista della vita politica. Ora deve restare a riposo. Il mio sogno nel cassetto resta quello di vederlo al Quirinale».

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