Italia

Bettini si mette in proprio per tentare di salvare il governo

Goffredo Bettini, Pd
Goffredo Bettini, Pd
Goffredo Bettini, Pd

L’eminenza grigia del Pd inaugura il suo think tank («non è una corrente») per rafforzare il lato sinistro della maggioranza. Alla prima riunione i ministri Gualtieri e Manfredi, Smeriglio e il padre nobile Mario Tronti

  • Presto un manifesto, una rivista e una scuola di formazione politica. Il principale consigliere di Nicola Zingaretti stavolta prende l’iniziativa in prima persona.
  • Un «contributo costruttivo ma non reticente» al governo Conte,  «l’unico possibile», l’alternativa è un «crollo catastrofico» o «un governo di unità nazionale, sarebbe mortificazione della politica». 
  • «Recuperare il popolo perduto», far incontrare socialismo e papa Francesco. Per farlo serve uno schema «proporzionale con sbarramento al 5 per cento, dove ognuno dei partiti del campo democratico si esprime fino in fondo». Guardando M5S.

«Non è una corrente e non è una catena di comando». La premessa di Goffredo Bettini, appena accende lo schermo, è un caveat. Una regola d’ingaggio. Il padre nobile del Pd, quello che fin qui è stato il principale consigliere della segreteria di Nicola Zingaretti, stavolta prende l’iniziativa in prima persona. Ha chiamato a discutere in una riunione online di certo non segreta ma di sicuro riservata, nomi e figure di quella che lui stesso definisce «un’area politico-culturale pluralista, composi

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