padre della padania

Ottant’anni di Bossi, l’uomo che ha creato Matteo Salvini

 

  • Umberto Bossi era veramente un caso unico: non aveva passato, non aveva cultura, non aveva esperienze, non aveva mai sofferto; non sapeva cos’era una busta paga perché – uno dei pochi nella zona del pianeta Terra più ricca di lavoro, non aveva mai lavorato.
  • Aveva visto il nord, in particolare la Lombardia, degli anni Ottanta come un luogo in cui il miracolo economico era finito, e restava una vasta landa piena di tristezza. Bossi aveva capito una cosa essenziale: il nord aveva paura, soprattutto del futuro.
  • Bossi è uno dei pochi che ha visto avverarsi il suo sogno di gioventù; la sua Lega è al governo, maneggia molto grano e molte banche e non ha avuto neanche bisogno di usare il Caterpillar.

 

Umberto Bossi, nativo di Cassano Magnago (Va), divenne senatore, per il rotto della cuffia, nel 1987, all’età di 46 anni, unico eletto di una sconosciuta Lega lombarda che totalizzò lo 0,42 per cento nazionale, ma ottenne un ottimo risultato (100.000 voti) nel collegio di Varese. Cinque anni dopo, nel fatidico 1992 di Mani pulite e delle stragi in Sicilia, la Lega era il primo partito a Milano, avvenimento che venne paragonato alla vittoria dei barbari nella capitale morale d’Italia e catapultò

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