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Il premier ha detto che non tornerà a palazzo Chigi nella prossima legislatura. Ma alcuni suoi ministri, Di Maio compreso, vogliono usare il Pnrr come base per il nuovo centro.
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Che l’attuale presidente del Consiglio sia contemplato o meno è quasi secondario: molti sono pronti a utilizzare il suo nome come sinonimo di stabilità futura per il Paese. Ma tutto passa dalla riforma in senso proporzionale della legge elettorale.
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Alle forze centriste, poi, andrebbero aggiunte anche energie presenti in partiti maggiori, dai moderati della Lega fedeli alla linea di un altro ministro, Giancarlo Giorgetti, e vicini anche ai governatori del nord, fino a Forza Italia dello stesso Brunetta.
Brunetta lavora per il partito di Draghi con o senza Draghi
30 giugno 2022 • 18:43Aggiornato, 30 giugno 2022 • 20:05