Il segretario chiama la sua coalizione sociale e elenca le inadempienze del governo, dai morti sul lavoro alla fuga dei cervelli. Ma negli ultimi attacchi della destra vede una tenaglia contro il sindacato, l’unica opposizione temibile. Il caso del portavoce licenziato
Non è un «complotto», come quello europeo di cui la destra si sente vittima. Non c’è nulla di oscuro, «si tratta di un attacco politico in piena regola, aperto, frontale». È la considerazione che in queste ore circola a Corso d’Italia, sede nazionale della Cgil a Roma. Sono anche le ore e i giorni – «non sarà un caso», viene notato – in cui si stringono i bulloni dell’organizzazione della manifestazione del 7 ottobre a Roma. Si annuncia robusta, anche a fare la tara agli annunci entusiasti d



