Italia

Capitalismo, partiti e conflitti. Tre domande scomode per la sinistra che perde

  • Ogni volta che la sinistra perde le elezioni ci troviamo di fronte a un’ennesima “prima volta”. Come se non fosse ormai un dato storicamente consolidato.
  • Se assumiamo invece una prospettiva a lungo termine, ci sono delle domande scomode che le nostre analisi non possono evitare.
  • La sinistra può fare a meno di essere anticapitalista? Può limitarsi a sostituire i soggetti collettivi con il primato degli individui? Deve, infine, accettare l’idea che non sia sufficiente una risposta politica a una crisi sociale così organica?

Come accade ormai sempre più spesso, abbiamo digerito velocemente gli esiti delle elezioni. Niente di nuovo sotto il sole. Ancora una volta la sinistra soffre e la destra trionfa. Tutte le analisi proposte sono condivisibili, senza dubbio. Ma spesso sono coniugate al presente, come se questa fosse un’ennesima “prima volta”. Credo invece che vi sia un elemento di storicità che non possa più eludersi. Una collocazione cronologica che accumuna tutte le sinistre a cui siamo soliti riferirci. I p

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