Carlo Calenda, il leader di Azione, chiede l’intervento del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica: «L’incontro di Matteo Salvini con l’ambasciatore russo senza avvisare il governo è ai limiti da quello che è accettabile da uno che partecipa a una maggioranza di governo. Questo è un atto di irresponsabilità da parte di una persona che non ha senso dei limiti. Il Copasir deve convocarlo e chiedergli spiegazioni». Non solo. Per lui il leader della Lega non può più essere ammesso all’interno della maggioranza di governo, anche se, specifica, non significa che la Lega non possa stare più in maggioranza: «Dobbiamo aiutare la Lega a mettere Salvini in un angolo».

Lei ha parlato di irresponsabilità, Giorgia Meloni ha detto che non bisogna aprire crepe nel fronte, lei è d’accordo?
Io penso che ci sia il rischio di coprire di ridicolo l’Italia. Una posizione inaccettabile e influenzata da una potenza nemica: questa è una cosa gravissima. Per questo il Copasir farebbe bene ad approfondire l’accaduto.

Potrebbe aprire una crepa anche all’interno della maggioranza?
Io ritengo che sia del tutto implausibile avere Salvini al governo. Sarebbe proprio ora che la Lega cambiasse segretario. La Lega ha una storia di governo e di amministratori locali. Non credo che sia accettabile che tutto venga rovinato dai gesti inconsulti di Salvini.

Quindi la Lega non può più stare al governo?
Al momento è impossibile immaginare un’Italia in Europa con Salvini, Giorgia Meloni e anche Silvio Berlusconi dopo quello che ha detto su Vladimir Putin. Sono in rotta di collisione con l’Unione europea, ma per fortuna la Lega non è Salvini e basta, le persone che stanno al governo son responsabili e lui non regge il partito. Rappresenta una mina impazzita, la parte più seria del partito sta cercando di contenerlo. Con loro bisogna parlare e bisogna aiutarli ad avere la forza di mettere Salvini in un angolo.

Se Salvini continuasse a proporsi come mediatore?
Bisogna proibirglielo. Ha sicuramente legami poco chiari con la Russia, deve essere molto chiaro che non può inquinare la posizione italiana andando a prendere ordini dalla Russia. Questo per me è evidente.

Secondo lei Draghi cosa dovrebbe fare?
Draghi farà quello che ritiene giusto, intanto Giancarlo Giorgetti ha fatto quello che doveva fare, chiarire che questa non è la posizione di tutta la Lega e soprattutto della Lega al governo.

Intanto ancora instabilità.
Non credo che ci sia instabilità: ci sono due adulti che lavorano, Draghi e Mattarella, e ci sono dei bambini che giocano, Giuseppe Conte del Movimento 5 stelle e Salvini che stanno cercando di avvantaggiarsi dal punto di vista elettorale sulla guerra.

Prenderete iniziative in parlamento?
Su questo non c’è niente che il parlamento possa fare. La situazione di Salvini bisogna derubricarla a quello che è: una leadership in grave crisi, caotica e infantile che va stigmatizzata. Qui c’è una questione che ha a che fare con la serietà, che questo signore non ha dimostrato in tutte le condizioni della sua vita politica da quando andava al Papeete in mutande. Non ha la statura minima per essere un leader politico di governo in Italia.

Lei è un europarlamentare, come crede che vengano visti questi movimenti in Europa?
Salvini si è totalmente coperto di ridicolo nell’Europarlamento. Viene ricordato come quello che si metteva le magliette di Putin, quello che diceva che mezzo Putin è meglio di due Mattarella. Viene visto come un buffone. Non desta preoccupazione se non perché si ritiene che è dipendente dalla Russia e si comporta in questo modo. Poi al governo ci sono gli adulti e lui si permette di fare il ragazzino. Detto questo, resta gravissimo.

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