Italia

Caso La Russa. Ai ragazzi serve educazione al consenso, non “ceffoni” in famiglia

  • Il presidente del Senato si dice sicuro, dopo aver «interrogato» a lungo il figlio, che non abbia commesso «nulla di penalmente rilevante». E insinua dubbi sulla credibilità di una denuncia presentata dopo quaranta giorni, da parte di una ragazza che «aveva consumato cocaina».
  • Le frasi di La Russa non sono nient’altro che un’espressione della cultura che produce e riproduce il fenomeno della violenza contro le donne, ostacolandone l’emersione.
  • Ma questa cultura trapela, in modo meno ovvio, anche dalle frasi pronunciate nell’intervista televisiva di un mese fa, in cui diceva che «il rispetto per le donne nasce in famiglia» e chiosava sulla necessità di «tirare un ceffone» a un figlio che metta in atto comportamenti sbagliati.

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