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Caso Emanuela Orlandi, così a 40 anni dalla sparizione il mistero vaticano arriva in parlamento

LaPresse
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  • Il parlamento sarà chiamato a decidere se avviare una commissione di inchiesta sul caso della sparizione della cittadina vaticana Emanuela Orlandi. Il disegno di legge istitutivo è stato presentato dal deputato Pd Roberto Morassut ed è al vaglio degli uffici legislativi per gli ultimi ritocchi tecnici.
  • Il dibattito non sarà da poco, visto che il più importante organo dello stato italiano chiamerà direttamente in causa per la prima volta lo stato retto da papa Francesco. Il fratello Pietro Orlandi sta organizzando ancora una volta un sit-in il 14 gennaio per chiedere verità.
  • Per Morassut nonostante siano passati 40 anni «bisogna ricostruire il quadro storico che accenda delle luci lì dove finora sono rimaste spente. Non è indifferente capire se questi fatti sono dovuti a circostanze fortuite e gravi oppure se hanno un carattere più profondo. E questo si può ancora stabilire».

Il 2023 si prospetta un anno impegnativo per il Vaticano. Di recente è esploso il caso di padre Marko Rupnik, il gesuita accusato di abusi sessuali fino a pochi mesi fa stimato anche da papa Francesco, uno scandalo che si aggiunge all’operazione trasparenza sulla pedofilia che sta mettendo a dura prova la Cei. A queste, nuove, o meglio vecchie, questioni stanno per aggiungersi. A breve il parlamento italiano potrebbe pretendere chiarezza dalla Santa sede per il caso Emanuela Orlandi con una c

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