Ieri sera al consiglio dei ministri sulla bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza, le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti si sono astenute, e sembra ormai certo che lasceranno il governo. L’annuncio dovrebbe essere dato da Matteo Renzi, la delegazione dovrebbe inviare una lettera in giornata per il passo indietro di Bellanova, Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto.

Se le dimissioni si concretizzeranno, il presidente del consiglio Giuseppe Conte dovrà andare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e rimettere il suo mandato. Il presidente della Repubblica a quel punto dovrebbe rinviare il presidente del consiglio alle camere per la fatidica conta. La maggioranza sostitutiva senza Italia viva, tra responsabili e ipotetiche alleanze con Forza Italia, per ora non si vede, ma la ricerca dei “responsabili” continua. Conte deve riuscire a raggiungere i numeri necessari al Senato, 161 parlamentari su 321, anche se di solito partecipano alle sedute meno senatori, dunque potrebbero bastare numeri più ristretti.

I voti della maggioranza restano quelli del Movimento 5 Stelle (92), del Pd (35), di LeU (5) e delle Autonomie (9), 141 voti a cui prima si aggiungevano i 18 voti di Italia viva. In queste ore si parla molto di “parlamentari responsabili” di altri gruppi che eventualmente darebbero fiducia al governo Conte 2. Se Conte non ottenesse la fiducia, la scelta ricadrebbe su Mattarella, ovvero chiedere ai parlamentari di trovare una maggioranza alternativa con un nuovo presidente del consiglio, oppure sciogliere le camere e andare a elezioni.

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