Italia

Centodieci minuti senza soccorsi sono un omicidio

La Corte d’assise d’appello ha condannato Antonio Ciontoli a 14 anni per omicidio volontario con dolo per la morte di Marco Vannini nel 2015. Perché nessuno in famiglia ha chiamato subito i soccorsi? Marco, giovane, forte, certo di essere al sicuro, se fosse stato soccorso subito, sarebbe ancora qui. Dal momneto dello sparo al momento dell’arme sono passati centodieci lunghi minuti.

Quello finito ieri è il quarto processo per la morte di Marco Vannini, ventunenne ucciso nella notte tra il 17 e 18 maggio 2015 da un colpo d’arma da fuoco nella villetta della fidanzata, a Ladispoli. La sentenza di secondo grado aveva ridotto la pena da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli, padre della fidanzata di Marco, Martina, colui che aveva esploso il colpo che aveva ucciso Marco: omicidio colposo. Quel giorno la mamma di Marco, mentre il giudice leggeva la sentenza, dichiarava il proprio do

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