La dicotomia che gli anziani esprimevano nel nome resta un tratto distintivo: da una parte la costa coi trabucchi e le località balneari, dall’altra l’entroterra con le nevi del Gran Sasso e della Maiella. La crisi dell’industria della neve, la lenta rinascita di L’Aquila dopo il terremoto, l’emergenza nei vitigni: viaggio nella regione al voto
«Più in là che Abruzzi» diceva Calandrino nel Decamerone di Boccaccio, per intendere un luogo lontano e appartato, ma anche favoloso nel suo essere nascosto. Del resto, ancora oggi rimane un territorio impervio, difficile da raggiungere con le vie di collegamento che a fatica valicano gli Appennini e funzionano solo un poco meglio lungo la dorsale adriatica. Il nome – Abruzzo – nei ricordi degli anziani è ancora al plurale come per Boccaccio, in uno strascico di divisioni campanilistiche che per



