Presenti i leader di tutta la sinistra. Alla visita della sede devastata questa sera saranno ospiti anche Enrico Letta e Giuseppe Conte. Intanto Giorgia Meloni critica la manifestazione: «La sinistra scende in piazza contro “le politiche del Governo Meloni" non ancora formato».
Il corteo è partito perfettamente in orario tra i cori “tutti antifascisti” e “viva la democrazia”. La Cgil torna a scendere in piazza, appena prima che la folla di manifestanti si muovesse, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia e presidente del Consiglio in pectore, ha lanciato un messaggio sui suoi canali telegram: «Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra - attualmente al Governo - scende in piazza contro “le politiche del Governo Meloni" non ancora formato». Nel pomeriggio, Meloni si è incontrata con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini ad Arcore, in una riunione a sorpresa dei vertici del centrodestra.
Negli scorsi giorni, il segretario della Cgil Maurizio Landini non aveva chiuso alla cooperazione con il governo Meloni: «Il compito del sindacato – aveva detto in un’intervista a Repubblica - non è quello di essere di governo o di opposizione. Ma di rappresentare gli interessi dei lavoratori», sui punti che il sindacato porta avanti.
Meloni risponde sull’evento partendo dal fatto che finora il nuovo governo non è stato formato: «Comprendo la voglia di protestare dopo anni di esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto nell'attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all’Italia».
In piazza presenti molti esponenti del centrosinistra. Andrea Orlando, ministro del Lavoro ed ex vice segretario del Pd è arrivato insieme a Susanna Camusso. Dietro al palco Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. Davanti allo striscione di Massa Carrara l’ex segretario Sergio Cofferati.
«Meloni non sa cosa dire», ribatte Camusso. E per Cofferati Meloni sbaglia: «Questa è una manifestazione bella a sostegno di una proposta che parte sui diritti sociali. Giusto che il sindacato sostenga la sua posizione».
Un anno dall'assalto
La manifestazione arriva a un anno dall'assalto alla sede nazionale di Corso d'Italia, il 9 ottobre 2021. Il titolo è “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”.
Dal palco allestito a Piazza del Popolo interverrà il segretario Maurizio Landini, ci saranno gli interventi di Livia Spera, segretaria generale Etf; Luc Triangle, segretario generale di Industriall Europa; Rosa Pavanelli, segretaria generale Psi; Esther Lynch, vice segretaria generale della Ces; Antonio Lisboa, segretario aggiunto della Cut Brasile; Maria Grazia Giannichedda, presidente Fondazione Basaglia; Giulio Marcon, portavoce Sbilanciamoci; un esponente dei Fridays for Future.
La Cgil, fanno sapere, «assieme alle associazioni, ai sindacati internazionali e a tutti coloro che decideranno di partecipare, chiederà all’Italia e all’Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale e al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposte».
Tra i punti del decalogo l’aumento di stipendi e pensioni; l'introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una «vera riforma del fisco»; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.
La visita guidata
Dalle 19 ci sarà la visita guidata alla sede devastata l’anno scorso, il segretario del Pd Enrico Letta ha già fatto sapere che ci sarà. Invitati tutti i partiti, incluso Fratelli d’Italia. Il 9 ci sarà una tavola rotonda per ricordare l'assalto, a cui parteciperanno tutte e tre le maggiori sigle sindacali, quindi anche la Cisl e la Uil, e l'Anpi. Nelle stesse ore, Giuliano Castellino, tra i manifestanti che l’anno scorso fecero irruzione nella sede del sindacato, lancerà il movimento “Italia Libera” insieme all’avvocato Carlo Taormina.
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