Orazio Schillaci, rettore dell’università di Roma Tor Vergata dal 2019, è il nuovo ministro della Salute del governo di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono scontrati sul nome per il dicastero della Salute con Berlusconi che voleva ministra l’azzurrina Licia Ronzulli, nome su cui però Giorgia Meloni non era d’accordo. Tuttavia, Schillaci è una figura puramente tecnico dato che non ha mai assunto incarichi politici.

Carriera

Romano dal 1966 Schillaci è specializzato in medicina nucleare all’università La Sapienza di Roma, materia che insegna dal 2007. Durante la sua carriera universitaria ha anche preso parte a diverse commissioni sanitarie alla Regione Lazio e presso il ministero della Salute. Nel 2020 è stato nominato nel comitato scientifico dell’Istituto superiore della sanità che ha affiancato il ministero nelle decisioni chiave prese durante la pandemia da Covid-19.

Durante la sua carriera accademica è stato autore di oltre 220 pubblicazioni in estenso su riviste incluse in PubMed, con più di 4700 citazioni, ed è revisore di oltre 50 interviste internazionali. Dal 2011 al 2019 ricopre, prima la carica di vice preside, e poi di preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università degli studi di Roma “Tor Vergata”, oltre ad essere dal 2008 Direttore della scuola di specializzazione in medicina nucleare. 

Durante il suo mandato in rettorato ha deciso di puntare «sulla qualità e l’internazionalizzazione della ricerca, anche industriale». Secondo la classifica World University Ranking, stilata ogni anno dal Times, l’università di Tor Vergata si è posizionata tra le prime 350 atenei più prestigiosi al mondo, un ottimo balzo in avanti. In Italia ha conquistato la settima posizione su 51.

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