- La lettera di Meloni fa riferimento a Paola Del Din della brigata Osoppo: un esempio sì di combattente della Resistenza che però non vuole essere definita «partigiana» bensì «patriota» e, – qui parte il non detto – simpatizzante di Gladio, l’organizzazione militare segreta italiana operante a partire dal secondo dopoguerra in chiave anticomunista.
- La seconda lettera di Giorgia Meloni ai lettori del Corriere (la prima era contro gli anarchici) come tutti sanno a Palazzo Chigi è stata congegnata dal devoto Paolo Quadrozzi da Veroli, in provincia di Frosinone.
- Il messaggio per la festa della Liberazione non è solo suo. Meloni segue tutte «le triangolazioni» del suo nuovo ruolo da premier. Coautore nascosto oltre all’invisibile Quadrozzi, il più appariscente sottosegretario Fazzolari.
Ai meloniani appassionati di riferimenti nascosti e abituati a cercare le simbologie nei romanzi di Tolkien (nonostante lui le negasse), non è sfuggito che Giorgia Meloni nella sua missiva per il 25 aprile al Corriere della Sera ha parlato di Paola Del Din della brigata Osoppo: un esempio sì di combattente della Resistenza che però non vuole essere definita «partigiana» bensì «patriota» e, – qui parte il non detto – simpatizzante di Gladio, l’organizzazione militare segreta italiana, collegata



