Nelle elezioni amministrative  c’erano numerosi candidati “vip” schierati nelle liste più diverse. Il risultato finale non ha sorriso a tutti: tanti hanno dovuto incassare una sconfitta nonostante la loro notorietà (che non è per forza portatrice di voti).

Gianluigi Paragone

LaPresse

Per Gianluigi Paragone, che aveva addirittura presentato una lista per farsi eleggere sindaco, le cose non sono andate bene. La sua lista, che si presentava alleata con la lista Grande Nord, ha raccolto appena 12.300 preferenze, pari al 2,75 per cento dei consensi. Grazie al Grande nord e al voto disgiunto riesce a chiudere appena meglio del Movimento 5 stelle: Laila Pavone (detta Layla) ha conquistato 12.953 voti, il 2,7 per cento delle preferenze. 

Paragone martedì mattina ha anche polemizzato sull’attribuzione dell’unico seggio a cui può ambire la sua lista in Consiglio comunale.

Vittorio Feltri

LaPresse

Vittorio Feltri, candidato capolista di Fratelli d’Italia, ha preso oltre 2.200 preferenze, e siederà in uno dei cinque scranni del Consiglio che FdI ha conquistato nel capoluogo lombardo con il 9,8 per cento dei voti. Per avere un ordine di grandezza, l’ex direttore di Libero resta però lontano da Pierfrancesco Maran, capolista Pd e assessore uscente, che ha conquistato 9.166 consensi.

Chiara Valcepina

A Milano entra in Consiglio comunale anche l’avvocata Chiara Valcepina con 903 voti, come terza più votata di Fratelli d’Italia: la candidata era stata al centro dell’inchiesta di Fanpage sui rapporti del partito con l’estrema destra milanese. 

Pippo Franco

Maria Laura Antonelli / AGF

Candidato a Roma con la lista di Enrico Michetti, il comico del Bagaglino Pippo Franco, che è sospettato nelle ultime ore anche di aver esibito un green pass falso, ha raccolto appena 23 preferenze, ma al momento sono state scrutinati i voti in 1.110 sezioni su 2.600.

Rachele Mussolini

lapresse

Rachele Mussolini, figlia di Romano, già consigliera uscente ha incassato 3.522 preferenze ed è stata la più votata di Fratelli d’Italia.

Il ragazzo del Rolex (che non era un Rolex)

A Roma, al terzo municipio, era candidato anche Roman Pastore, il ragazzo di 21 anni che aveva attirato critiche per aver partecipato alla scuola politica di Italia viva con un orologio estremamente costoso: i risultati attribuiscono alla lista Calenda sindaco il 14,8 per cento dei voti, non abbastanza per competere con centrosinistra (35 per cento) e centrodestra (31 per cento).

Luca Palamara

LaPresse

Le cose sono andate male anche per Luca Palamara, candidato dai Radicali: alle suppletive per il seggio di Roma Primavalle si ferma al 6 per cento, lasciando primo e secondo posto a Andrea Casu del Pd e Pasquale Calzetta del centrodestra. 

Mattia Santori

LAPRESSE

A Bologna il candidato più votato è stato Mattia Santori, che porta a casa 2.585 preferenze. Per capirci, Max Bugani del M5s, fautore dell’intesa bolognese che ora Conte elogia con entusiasmo, torna in Consiglio comunale al terzo mandato con 361 preferenze, mentre la capolista Pd Rita Monticelli, la professoressa di Patrick Zaki, ne ha totalizzate 869. 

Clemente Mastella 

LaPresse

A Benevento, intanto, Clemente Mastella, già sindaco dal 2016, in passato parlamentare e ministro, può allungare la mano verso la riconferma del suo ruolo: Mastella si è fermato al 49,3 per cento, perdendo per poche manciate di voti la possibilità di essere confermato già al primo turno. Il suo concorrente del centrosinistra, Luigi Diego Perifano, è arrivato poco oltre il 30 per cento. 

Il passo di lato di Maradona

LaPresse

A Napoli avrebbe dovuto correre per la lista Napoli Capitale, a sostegno del candidato di centrodestra Catello Maresca, il fratello di Diego Armando Maradona, Hugo. Ma come lamentano il presidente della lista Enzo Rivellini, «abbiamo lottato fino all'ultimo istante e Hugo voleva candidarsi a tutti i costi ma, non essendo ancora stata notificata l'ufficialità del riconoscimento della cittadinanza italiana, alla fine ha deciso di fare un passo di lato». 

I vip di Italia viva che non lo erano

Sempre in Campania, Italia viva celebra il successo del sindaco uscente di Caserta Carlo Marino, sostenuto al ballottaggio dal 6 per cento di Italia viva. Nella sua enews, Matteo Renzi esalta anche il successo di Davide Bendinelli a Garda e Gerardo Stefanelli a Minturno, eletti sindaci per Italia viva.

© Riproduzione riservata