- La commissione parlamentare approvata lo scorso due marzo non parte. L’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho fa appello anche ai suoi parlamentari: «Sarei pronto a farlo anche in piazza se servisse, per evidenziare quanto è importante che la commissione parlamentare cominci a lavorare subito».
- Per la presidenza per ora si parla di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, ma l’esponente del Movimento ha un’altra idea: «Premettendo che la commissione viene presieduta di solito da un esponente di maggioranza, io avrei pensato a una persona come Rita Dalla Chiesa (di Forza Italia, ndr), il cui nome di per sé e di importanza storica, direi anche strategica».
- Il deputato auspica che la commissione tratti le presunte relazioni di Berlusconi con i boss delle stragi, attualmente sotto la lente della procura di Firenze: «Se non fossero affrontati si porrebbe il problema di una commissione che restasse inerte di fronte a problematiche mafiose di grande importanza».
Federico Cafiero De Raho, deputato del Movimento cinque stelle, fino all’anno scorso è stato procuratore nazionale antimafia. Come si trova da parlamentare? Lo trovo un ruolo affascinante sul profilo della conoscenza della macchina del parlamento, e di cosa riesce a concretizzare. Proprio di questo vorremmo parlare. Lei è stato tra i firmatari del disegno di legge istitutivo della commissione parlamentare Antimafia, approvato il 2 marzo. Ne sarà parte? Sicuramente. Almeno dovrei. Dall



