La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deciso di tenere una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il decreto Aiuti. È arrivata la domanda sul braccio di ferro sui migranti con la Francia. Meloni si è detta stupita per la reazione del paese: «Non è una posizione risolutiva. Ho trovato toni forti per la situazione in sé. Ci sono state incomprensioni». Per lei una situazione «incomprensibile e ingiustificata».

La presidente ha detto che «la Ocean Viking è la prima delle Ong che approda in Francia». Sul fatto che si potrebbe bloccare il sistema dei ricollocamenti ha minimizzato: «Non funziona. L’Italia può essere l’unico porto di sbarco?».

La reazione «dimostra che la situazione come è stata gestita finora non si può più gestire. Possiamo decidere che siamo l’unico porto e che i ricollocamenti sono bassi ma non sono d’accordo. Chiederò al parlamento cosa ne pensa».

Meloni si è detta contraria ai litigi: «L’unica soluzione seria che ho proposto è la difesa dei confini esterni dell’Unione europea» per bloccare le partenze. E ancora: «l’Europa può lavorare per isolare l’Italia, ma io credo che sia meglio isolare gli scafisti».

Le misure economiche

Con lei i ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso, dell’Economia e delle Imprese, e la ministra Marina Calderone, del Lavoro, per presentare le misure del quarto decreto contro il caro energia. Dall’innalzamento del tetto al contante ai contributi per i Pos, passando allo Sblocca trivelle. La presidente del consiglio ha presentato anche le modifiche del Superbonus nato «meritoriamente», ma Meloni ha criticato «il concetto di gratuità coperto con i soldi dei contribuenti» che per l’esecutivo ha «deresponsabilizzato riguardo la congruità del prezzo». La premier ha specificato che peserebbe sulle casse dello stato per circa 60 miliardi di euro, con «un buco di circa 38 miliardi. È un concetto di gratuità un po’ bizzarro».

Il Superbonus

La revisione per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era «necessaria». Non sarà retroattiva, ma per il ministro così per come era formulato l’incentivo all’efficientamento energetico degli edifici «costa tanto a beneficio di pochi». Ci saranno anche delle modifiche sulle cessioni dei crediti di imposta. Rispondendo al Sole 24 Ore Giorgetti ha detto che «ci troviamo a gestire una situazione molto critica. Dobbiamo fare in modo che possano essere scontati. Significano minori tasse, quando la misura è stata adottata non è stato valutato l’impatto sui conti». Il credito di imposta «non è moneta».

I fringe benefit

La ministra Calderone ha annunciato che si innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali, fino a 3mila euro.

Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

Le trivelle

Dopo che il presidente leghista Luca Zaia ha chiesto di escludere il Veneto dalla possibilità di trivellare tra le 9 e le 12 miglia marittime dalla costa così come previsto dal nuovo decreto, il ministro Urso ha risposto che «la nuova produzione di gas serve alle imprese. Lo dico al Veneto, serve per il vetro. Così come per la carta e la siderurgia».

© Riproduzione riservata