L’avvocato senza entrate

Conte senza portafoglio cerca un lavoro per pagarsi la campagna

  • Con le casse del partito vuote, le spese legate alla campagna elettorale che lo sta portando in tutta Italia ricadono sulle spalle di Conte stesso. 
  • Oltre a lui, per eventi e cene pagano i parlamentari, poco entusiasti di finanziare un leader che non si sta rivelando l’innovatore che si aspettavano che fosse.
  • La soluzione per i problemi finanziari di Conte, che attualmente non ha entrate, potrebbe essere quella di diventare deputato. Potrebbe infatti farsi eleggere nel collegio di Roma I al posto di Gualtieri qualora fosse eletto, ma ci vorrebbe il sostegno del Pd. 

Giuseppe Conte cerca lavoro. Il motivo non è soltanto che il neoleader è spossato dalla campagna elettorale, come ha ammesso spiegando che è «una faticaccia enorme» e che non potrà «reggere fisicamente a lungo». La vera preoccupazione è il conto in banca: ha bisogno di nuove entrate. L’avvocato di Volturara Appula non può contare né sugli introiti della sua attività nello studio dell’avvocato Guido Alpa né sullo stipendio da professore all’università di Firenze. La legge impedisce ai leader

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