«Ho appena consegnato al presidente Fontana la richiesta di istituire un giurì d'onore volta a verificare le menzogne, la condotta dolosa del presidente Meloni, che ha offeso me, il Movimento 5 stelle, e umilia l'Italia e il parlamento. È un precedente che non può passare, non è normale dialettica politica venire a dichiarare il falso sventolando un foglio che esso stesso la smentisce».

Lo ha detto Giuseppe Conte in conferenza stampa alla Camera, replicando alle accuse rivoltegli dalla presidente del Consiglio in occasione delle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo. Meloni aveva detto che l’ex premier si sarebbe mosso «col favore delle tenebre» per approvare il Mes, garantendo autorizzazioni anche dopo che il governo Conte 2 era già caduto.

La presidente aveva citato un documento firmato da Luigi Di Maio in qualità di ministro degli Esteri: l’ex grillino aveva già smentito la vicenda, spiegando che si trattava soltanto dell’ultima conseguenza pratica di una decisione politica già presa, cioè l’autorizzazione all’ambasciatore presso l’Unione europea ad apporre la propria firma al trattato. 

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