«Un paese che è stato grande in primavera, lo sarà ancora». È domenica e arriva un nuovo Dpcm, lo ha presentato in conferenza stampa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «In tutti i territori della nostra penisola si sono raggiunti livelli preoccupanti di contagio». L’indice Rt, ha detto Conte, ha raggiunto la soglia critica di 1,5: «Dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown, dobbiamo proteggere insieme la salute e l’economia. Per questo servono misure più restrittive».

Nuovi indennizzi

Conte parla di nuovi sostegni all’economia, a partire dai contributi a fondo perduto (con bonifici diretti). In particolare, sarà garantita – dice Conte – una nuova indennità mensile nei settori del turismo, dello spettacolo e dello sport. Sarà cancellata la seconda rata Imu e sarà confermata la cassa integrazione. «Offriremo misure di sostegno a favore del settore della cultura e della filiera agroalimentare. In questo modo, chi sarà costretto a sospendere le attività potrà affrontare le prossime settimane di chiusura». Lunedì o martedì ci sarà il Consiglio dei ministri. La volontà è di rendere le misure già attive a novembre.

I limiti nel nuovo Dpcm sono quelli anticipati nelle scorse ore: chiusura di teatri, palestre e piscine. Bar e ristoranti che chiudono tutti i giorni, domenica compresa, alle 18 (ma possono continuare con l’asporto). Nelle scuole superiori, didattica a distanza al 75 per cento. «Se rispetteremo le regole, terremo la curva epidemiologica sotto controllo, per affrontare le festività natalizie con più serenità». «L’obiettivo non è portare il livello dei contagi a zero, ma tenere sotto controllo l’epidemia». «La parola “coprifuoco” non ci piace, ma vanno evitati il più possibile gli spostamenti».

Sacrifici

«Se non entriamo nella logica dei piccoli sacrifici, non riusciremo a tenere sotto controllo l’epidemia. Così confidiamo di portare sotto controllo la curva epidemiologica. Vorremmo arrivare sereni al Natale». «Non mi ritengo infallibile e sicuramente ci sono stati degli errori. Ma quando si affronta una guerra, è difficile dire che non si è fatto abbastanza per vincere – ha concluso Conte –. Quando si è sotto stress in tutti i settori, bisogna fare tutti i sacrifici. Io capisco che gli italiani siano stanchi, ma siamo un paese forte e riusciremo a venire a capo anche di questa seconda ondata».

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