Italia

Conte torna a trattare con Pd e Cinque stelle per rinviare il nodo Renzi

Il presidente Giuseppe Conte a Palazzo Chigi per la\\u00A0conferenza stampa di su Decreto Natale Foto LaPresse
Il presidente Giuseppe Conte a Palazzo Chigi per la conferenza stampa di su Decreto Natale Foto LaPresse

Cominciano le consultazioni sulla gestione del Recovery fund, oggi tocca a Italia viva. Rosato innesca la marcia indietro: «C’è un fatto nuovo». Ma il leader giura che andrà fino in fondo. Il Pd al premier: massima collaborazione ma della mediazione tocca a te

  • Secondo giro a Palazzo Chigi, senza i leader di partito. Il premier prende tempo prima di affrontare il nodo della ‘governance’ del piano, uno dei punti caldi della verifica.
  • Rosato, Iv, cambia tono: «Conte ha convocato una serie di riunioni. Un fatto positivo». Renzi promette che andrà fino in fondo, ma non è detto che tutti i suoi lo seguano. Oggi il confronto con il premier. 
  • Il Pd  assicura «piena collaborazione». Ma nessun via libera. La proposta di Recovery deve poter essere emendata dal parlamento, è una condizione. Quanto alla task force: della mediazione deve farsi carico Conte.

Gli hanno dato dell’uomo immobile, e allora il premier Giuseppe Conte vuole far vedere che si «dà una mossa», come gli ha chiesto amichevolmente Nicola Zingaretti e molto meno amichevolmente Matteo Renzi. Domenica sera il premier ha convocato in fretta e furia il secondo giro di consultazioni della sua maggioranza (inviti così veloci che si rischia l’incidente con Italia viva, che lo ha appreso dalle agenzie, ma Palazzo Chigi smentisce). Ma tutto questo attivismo è solo una maniera per diluire,

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