L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte blinda la candidatura di Virginia Raggi: «Il Movimento5Stelle su Roma ha un ottimo candidato: si chiama Virginia Raggi, il sindaco uscente. Il Movimento l’appoggia in maniera compatta e convinta, a tutti i livelli». Lo ha scritto intervenendo sulla Stampa.it. «Virginia sta dando un nuovo volto alla città e dopo una fase iniziale in cui la sua amministrazione ha dovuto dare segni di discontinuità con le gestioni del passato e ha dovuto tanto seminare, da un po’ di tempo si iniziano a vedere i chiari frutti di questo intenso lavoro e i romani se ne stanno rendendo conto ogni giorno di più». Finisce così ufficialmente il tentativo di trovare un candidato comune con il Pd. Mentre, come riportato da Domani, circolano voci di un appoggio al ballottaggio qualora il candidato dei Dem sia Nicola Zingaretti, il segretario del Pd attualmente presidente del Lazio, Conte dice la sua, lanciando avvertimenti sulla Regione Lazio e prefigurando un duello con Letta per la leadership di un’ipotetica futura coalizione.

«Non mettere in discussione il lavoro comune»

Nel messaggio prosegue: «Dispiace che a Roma non si siano realizzate le condizioni per pianificare con il Pd una campagna elettorale in stretta sinergia». Detto questo porta avanti il rispetto per le scelte del Pd, ma Conte avverte: «Non so chi verrà indicato dal Pd come candidato ufficiale e rispetteremo le loro scelte. Ci auguriamo però che la loro decisione non metta in discussione il lavoro comune che da qualche mese è stato proficuamente avviato a livello di governo regionale, che merita di essere portato a termine fino alla fine della legislatura nell’interesse di tutti i cittadini della Regione».

Sullo sfondo delle amministrative si innesta l’altra battaglia, quella per il futuro leder di coalizione, che vede protagonisti (per ora) Conte e Enrico Letta: «La campagna elettorale che attende Roma sarà una sorta di primaria nel nostro campo, rispetto al campo del centrodestra. Dobbiamo agire in modo intelligente e fare in modo che in caso di secondo turno il dialogo privilegiato del Movimento con il Pd possa dare i propri frutti» ha concluso Conte.

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