Si chiude la trattativa sulla presidenza del Copasir: è stato eletto alla presidenza del Comitato per la sicurezza della repubblica l’ex ministro della Difesa Pd Lorenzo Guerini, come anticipato negli ultimi giorni. Suo vicepresidente sarà Giovanni Donzelli, fedelissimo di Giorgia Meloni. Ettore Rosato, presidente di Italia viva, sarà segretario. 

Per Guerini si tratta di una seconda volta: aveva già guidato il Comitato parlamentare di controllo sull'intelligence nella prima parte della scorsa legislatura. Guerini avrebbe ricevuto il consenso da parte di tutti i partiti di maggioranza e opposizione. Una sola la scheda bianca e dovrebbe essere proprio quella dell'ex ministro della Difesa.

L’elezione di Guerini conferma che è stato trovato l’accordo tra le opposizioni, almeno per quanto riguarda questa commissione bicamerale, dopo lo slittamento all’ultimo minuto dell’ultima settimana. L’elezione era stata confermata anche da Giuseppe Conte: il leader del M5s aveva anticipato in mattinata che non ci sarebbero state sorprese, quindi che il nome di Guerini, in circolazione da molto tempo, sarebbe stato quello definitivo. 

«Auguri a Lorenzo Guerini, nuovo presidente del Copasir. Farà bene, e l'ho votato perché nei partiti seri si fa così. Con oggi, mi appunto sul petto la medaglia al valore virtuale conferitami dall'ostracismo di Conte nei miei confronti» scrive invece su Twitter Enrico Borghi, l’altro membro dem della commissione. Anche il suo nome era stato nella rosa dei possibili presidenti, ma il Movimento aveva preferito convergere su quello di Guerini.

L’altra partita

Resta aperta la trattativa sulla presidenza della commissione di Vigilanza Rai, che per prassi viene ceduta alla minoranza: considerato che il Pd ha conquistato lo scranno più alto del Copasir, quest’altra commissione dovrebbe andare a M5s o terzo polo. Entrambe hanno già scelto i candidati: mentre il Movimento punta sul vicepresidente Riccardo Ricciardi, il terzo polo schiera Maria Elena Boschi. Resta da vedere chi sceglierà di sostenere il Pd.

Quando la settimana scorsa era stata rinviata l’elezione del presidente, dal terzo polo si erano alzate voci di sdegno per denunciare la mancanza di coordinamento con i dem, che avrebbero preferito rivolgersi ai Cinque stelle: «Per trovare l’accordo si sono parlati solo Pd e M5s, sicuramente non l’hanno cercato con noi» diceva una fonte parlamentare. 

Il Copasir tiene il filo dei dossier più importanti per la sicurezza del paese. Negli ultimi mesi, è stato l’unica commissione che avesse contezza di cosa conteneva la lista di armi consegnate all’Ucraina per sostenere la resistenza di Kiev. 

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