Con un post su Facebook il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, ha annunciato che in una giunta straordinaria convocata per domattina rassegnerà le sue dimissioni da primo cittadino del comune in provincia di Palermo. Il motivo? Il suo nome, insieme a quello di alcuni assessori, è stato segnalato ai carabinieri del Nas alla procura di Termini Imerese, in un’indagine che riguarda un elenco di persone che, a metà febbraio, si sono vaccinate contro il Covid-19 pur senza averne diritto, non rientrando in nessuna delle categorie che hanno la precedenza secondo le decisioni del governo.

«Mi sono vaccinato alla luce del sole. Avevo avvertito il governatore Nello Musumeci. Il sindaco è l’autorità sanitaria del territorio e per questo mi sono vaccinato. Ho scritto una lettera al presidente della regione dicendo che i sindaci e gli amministratori dovevano essere vaccinati insieme agli operatori sanitari. Penso che avevo non solo il diritto di vaccinarmi, ma anche il dovere. Però molti la pensano diversamente e devo tenere conto anche di chi ritiene che il mio sia stato un errore», ha dichiarato Nicolosi.

Il primo cittadino ha anche spiegato come ha fatto a ricevere la dose del vaccino senza essere negli elenchi dell’Asp: «Ho saputo che c'erano in ospedale delle dosi scongelate e che i beneficiari non si erano presentati. L'ho fatto perché noi amministratori siamo in prima fila e se ci fermiamo noi di ferma tutto, se ci contagiamo noi si infettano tutti».

Da domani, dunque, Nicolosi non sarà più sindaco di Corleone. «Mi spiace – è il suo commento finale – perché avevo tanti progetti da portare avanti. Ma Corleone deve avere una guida limpida».

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