Italia

Corruzione e sangue: le storie parallele di Milano e Palermo nel 1992

12/03/1992 PALERMO. OMICIDIO SALVO LIMA
12/03/1992 PALERMO. OMICIDIO SALVO LIMA
  • Il direttore degli Affari penali del ministero della Giustizia, Giovanni Falcone, il giorno dell’omicidio di Salvo Lima dice: «Da questo momento, in Italia, può succedere di tutto».
  • Se a Milano le confessioni dell’ingegnere Mario Chiesa decapitano i partiti politici, l’esecuzione di Palermo sbarra per sempre la corsa al Quirinale di Giulio Andreotti, sette volte presidente del Consiglio e ventuno volte ministro della Repubblica.
  • Il “patto del tavolino”, la mafia che si fa classe dirigente e impone la sua legge alle grandi imprese del nord che sbarcano nell’isola per realizzare dighe e aeroporti. I grandi lavori e l’intesa fra i boss e i capitani d’industria.

Palermo e Milano non erano mai state così vicine. Era l’Italia che stava andando a pezzi ai suoi estremi, che stava sprofondando fra mazzette e colpi di pistola in meno di un mese. Per la precisione ventiquattro giorni e ventiquattro notti, dal 17 febbraio al 12 marzo, il tempo passato dall’arresto per tangenti dell’ingegnere Mario Chiesa all’omicidio per mafia dell’europarlamentare Salvo Lima. Una fine d’inverno agitata, sinistra, che avrebbe annunciato la spaventosa primavera del 1992. Sc

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