Italia

Così Conte si è innamorato del “coefficiente” Arcuri

Tutto inizia a Foggia nell’agosto del 2019: l’amministratore di Invitalia “regala” al premier pugliese 280 milioni. Nel giro di una conferenza stampa diventano 568. Lo stesso misterioso moltiplicatore utilizzato nella pandemia

  • Il 13 agosto 2019, nei giorni in cui Matteo Salvini apriva la crisi dal Papeete beach, Giuseppe Conte prese la macchina e andò a Foggia
  • Quel viaggio era di fatto il primo atto di un nuovo soggetto politico: Giuseppe Conte non sarebbe stato più l’uomo indicato come figura di garanzia dalle parti contraenti di un contratto, ma avrebbe vissuto di vita propria
  • Ad attenderlo c’era una persona che oggi gli italiani conoscono benissimo, Domenico Arcuri che, a marzo, diventerà commissario per l’emergenza Covid. Quel giorno l’Italia ha scoperto il «Coefficiente Arcuri» (Ca). Trattasi di un misterioso meccanismo moltiplicatore

Quel 13 agosto 2019, Giuseppe Conte prese la macchina e andò a Foggia. A rileggere le cronache di quel giorno colpisce come nessuno si sia stupito della strana fuga. Nessuno tranne gli aruspici dei palazzi romani. Chi sono gli aruspici? Fanno parte della fauna di burocrati, boiardi, capi di gabinetto, tecnici, supertecnici e consulenti, quelli che contano e che sanno contare, esemplari di una specie che, modificando gli intrecci e le eliche di un dna irriproducibile in qualunque altra città del

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