La nota del presidente fa imbestialire i leghisti. Borghi chiede le dimissioni e Salvini non smentisce. Ma Tajani difende il capo dello stato. Il Quirinale rimanda ai padri fondatori che hanno scritto la Carta con «lungimiranza», una critica implicita alla riforma del premierato
Puntuale per l’ultima settimana di campagna elettorale, Lega e Fratelli d’Italia possono aggiungere un altro nome alla lista degli avversari che sfideranno idealmente il prossimo fine settimana. L’occasione la offre nel suo intervento per la festa della Repubblica il presidente Sergio Mattarella. Una nota articolata su due piani, europeismo e cura delle istituzioni, entrambi in rotta di collisione con la linea dei due partiti di maggioranza. «I Padri della Patria erano consapevoli dei rischi e d



