Ancora oggi sui giornali si leggeva la richiesta di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini di essere coinvolti nelle decisioni del governo sulle restrizioni contro il Covid. In giornata il primo ministro Giuseppe Conte ha parlato di una cabina di regia: l’intento sarebbe di istituire un tavolo d’emergenza, per mantenere costante il confronto fra il governo e le forze politiche. Proposta che però il centrodestra respinge dopo poche ore, in un comunicato congiunto firmato da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni: «L’invito di Conte è tardivo, il luogo di discussione è il Parlamento».

Proprio in Parlamento dovrebbe riferire Conte lunedì, in attesa di poter adottare nuove misure di restrizione, forse già in serata. Intanto, il primo ministro ha chiamato i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, per informarli della volontà di prevedere il confronto parlamentare.

Il comunicato del centrodestra

Questo il testo del comunicato del centrodestra. «Fin dall’inizio della pandemia il centrodestra, che è la prima forza politica della Nazione e governa la maggioranza delle Regioni, ha anteposto l’interesse dell'Italia all’interesse politico della propria coalizione – scrivono Salvini, Berlusconi e Meloni –. Per mesi abbiamo preparato proposte ed emendamenti, ma atteso invano che il governo ci convocasse in Parlamento, la sede istituzionale dove è giusto che avvenga il confronto tra maggioranza e opposizione».

«Ancora pochi giorni fa, ci è stata data notizia dell’ultimo Dpcm, soltanto poco tempo prima della sua comunicazione agli italiani. L’attuale situazione sanitaria sta precipitando anche a causa delle mancate decisioni - o delle decisioni rimandate - del governo: il Paese si è presentato impreparato alla seconda ondata della pandemia che pure era ampiamente prevista e prevedibile. Oggi il governo ipotizza una “cabina di regia” con le opposizioni. Il ravvedimento appare tardivo».

Quirinale, maggio 2018. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi all'uscita del terzo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Foto LaPresse

«Il centrodestra è sempre stato a disposizione dell'Italia, ma oggi più che mai l'unica sede nella quale discutere è il Parlamento della Repubblica italiana. Lì sono depositate le numerosissime proposte formalizzate da noi e ignorate dal governo, e lì verranno presentate le altre. Non siamo disponibili, invece, a partecipare a operazioni di Palazzo che sembrano dettate più che da una reale volontà di collaborazione dal tentativo di voler coinvolgere l’opposizione in responsabilità gravi che derivano dall’immobilismo e dalle scelte sbagliate effettuate dal governo».

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