Nelle terapie intensive mancano gli anestesisti, e anche con le nuove attrezzature mancheranno specialisti che le possono utilizzare. Intanto, 14mila neolaureati futuri specializzandi stanno a casa, dopo che il loro concorso è stato bloccato da un ricorso
- Durante la prima ondata della pandemia sono state assunte quasi 24mila persone tra medici e infermieri. Eppure, adesso che i casi Covid-19 tornano ad aumentare, i reparti d’emergenza soffrono.
- La carenza di anestesisti dipende da un fatto storico legato all’insufficienza di borse di studio per la specializzazione dei medici, che lasciano il Ssn sguarnito, soprattutto di fronte a situazioni d’emergenza.
- Per intervenire, lo stato centrale è intervenuto con un bando della protezione civile e le regioni hanno bandito singoli concorsi, ma se gli ospedali non rinunceranno all’attività ordinaria gli anestesisti non basteranno comunque.