Dovrebbe essere convocata stasera alle 21.45 una riunione del Consiglio dei ministri. Questo è quanto si apprende da fonti parlamentari che spiegano come sul tavolo ci potrebbe essere la delega ai Servizi segreti, che Conte ha annunciato di voler cedere a una persona di sua fiducia. Secondo indiscrezioni, il prescelto per ricoprire il ruolo sarebbe l’ex ambasciatore in Germania, Piero Benassi divenuto personale consigliere diplomatico del premier.

Il centrodestra al Quirinale

I leader del centrodestra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno manifestato al presidente della Repubblica «la grande preoccupazione per la condizione dell’Italia» visto che «mentre emergenza sanitaria ed economica si abbattono su famiglie e imprese, il voto di martedì ha certificato l’inconsistenza della maggioranza». Nella nota rilasciata si legge che «è convinzione del centrodestra che con questo parlamento sia impossibile lavorare» e «il centrodestra ha ribadito al Presidente la fiducia nella sua saggezza».

Il Pd «non ha paura del voto»

Intervenendo nella trasmissione Oggi e' un altro giorno' su Raiuno, il membro della direzione nazionale del Pd, Goffredo Bettini ha detto che il suo partito «non ha paura» di eventuali elezioni anticipate a causa della crisi del governo Conte bis. Secondo Bettini, «va affrontata prima di tutto l'emergenza. Vedremo, se in corso d'opera ci allarghiamo un po' e si riesce a costruire un'area, liberale, moderata di centro ben strutturata allora possiamo pensare di arrivare a fine legislatura altrimenti il voto non ci fa paura. È l'ultima risorsa della democrazia, non deve fare paura». 

Calenda lancia la sua lista

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha annunciato su Twitter, la nascita di «una lista liberal democratica e riformista composta da Azione, PiùEuropa e movimenti e personalità della società civile». Secondo quanto riportato dall’ex ministro dello Sviluppo economico, «la lista si colloca già oggi tra il 5,5 per cento e il sette per cento, e crescerà ancora divenendo decisiva per la costituzione di ogni governo».

In un tweet successivo, il leader di Azione ha poi detto di ritenere la lista «l'unica barriera che potrà impedire la formazione di un governo anti europeo e determinare la nascita di uno riformista» e ha invitato i membri del Partito democratico o di Forza Italia che «non condividono la sottomissione ai populisti» ad avere maggiore «coraggio». 

La polemica con Mastella

Calenda si è distinto nell’ultimo periodo per le sue critiche nei confronti del governo del premier Giuseppe Conte e in particolare del sindaco di Benevento, Clemente Mastella che in questi giorni si è prodigato per trovare nuovi parlamentari pronti a sostenere l’esecutivo giallorosso dopo il ritiro delle ministre di Italia viva.

In particolare Calenda ha accusato Mastella di averlo provato a convincere a sostenere Conte in cambio di uno sostegno del Partito democratico alla sua candidatura. Il sindaco di Benevento ha risposto alle accuse definendo Calenda «un pariolino burino».

Il cammino del governo

Intanto proseguono le manovre dei partiti politici dopo che 156 senatori hanno confermato la fiducia al governo Conte. 
Nella compagine governativa c’è agitazione in vista del voto al Senato sulla relazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Formalmente la bocciatura della relazione non produrrebbe effetti, ma politicamente sarebbe un atto informale di sfiducia al guardasigilli, che ricorda quanto successo alcuni mesi fa sul caso delle scarcerazioni. 

Inoltre, secondo indiscrezioni, il leader di Italia viva, Matteo Renzi avrebbe provato a convincere i parlamentari del suo partito a sfiduciare il premier prima del voto del 19 gennaio. Una richiesta che rischia di spaccare il gruppo. 

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