Italia

Da partiti a macchine elettorali. È la crisi della rappresentanza

La demonizzazione della struttura ha portato le classi dirigenti a occuparsi solo della gestione del consenso. Una modalità regolata e vigilata di contributo pubblico alle attività di partiti non è una eresia

Partiamo dal fondo. Da tempo la classe politica conosce un discredito che nessuna contromisura è riuscita sinora a contrastare e a poco serve rinverdire stagioni passate, e nomi e pagine di una classe dirigente oggetto anche di accuse severe, ma esente da critiche sul volume del portafoglio o lo stile di vita. Ora, guai a fare l’agiografia di un passato dove scandali, tangenti e biografie inquinate hanno collassato un sistema che la magistratura da sola non avrebbe avuto la forza di scardin

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