Negli ultimi giorni le critiche al segretario dimissionario del Pd si sono intensificate. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato lo choc dei gruppi parlamentari davanti al crollo del Pd in un sondaggio Swg. E le interviste quotidiane contro di lui di sindaci ed esponenti democrat di altre correnti
- Le dimissioni di Nicola Zingaretti soprendono per i tempi e i modi: in pochi immaginavano una mossa a sopresa
- La decisione presa negli ultimi giorni, dopo gli attacchi dei sindaci Nardella e Gori e le mosse della corrente di Lorenzo Guerini e Luca Lotti
- Anche il recente sondaggio Swg su Conte leader dei grillini e il possibile crollo del Pd ha avuto effetti devastanti
Le dimissioni di Nicola Zingaretti certificano un'evidenza che era già sotto gli occhi degli osservatori più attenti: la caduta di Giuseppe Conte avrebbe travolto, prima ancora che il Movimento Cinque Stelle, proprio il Partito democratico e il suo leader. Ci sarà tempo per capire gli effetti a catena della mossa del segretario, e per analizzarne le cause profonde della crisi di un partito nato male e gestito peggio, che ha visto in appena 13 anni di vita tre-quattro scissioni e l'addio al Na



