I dossier più delicati sono stati congelati dal governo per evitare altre tensioni politiche, così il paese è bloccato. Le società pubbliche sono in attesa delle decisioni di palazzo Chigi: Meloni vuole rinnovare i cda solo dopo il voto
Ne riparliamo a settembre, è una delle espressioni paradigmatiche dei mesi di giugno e luglio in qualsiasi ambiente di lavoro. In ogni ufficio, in centinaia di telefonate vengono rimandati i progetti all’arrivo dell’autunno, qualsiasi confronto nel merito slitta alla fine dei mesi estivi, forieri di una sorta di sospensione temporale. La politica non è da meno. Anzi. Sta semplicemente mutuando questa logica in vista delle prossime elezioni. «Se ne parla dopo le europee», è il mantra che rimbalza



