- Stavolta a votare no alla richiesta di inserire la legge Zan nel calendario del Senato sono tutte le forze della maggioranza. Anche la Lega. E persino Italia viva che all’inizio di agosto aveva tentato una manovra simile a quella che ieri Fratelli d’Italia ha provato a innescare, per portare subito in aula il testo contro l’omofobia.
- Le forze di maggioranza si sono accordate per rimandare lo scontro finale a dopo i ballottaggi, dunque dopo il 17 ottobre.
- Per Rossomando (Pd) quello di FdI è «il tentativo di incidentare i lavori del parlamento e affossare un provvedimento cui noi teniamo moltissimo», che dopo la giustizia «porteremo in aula e approveremo». «Non c’è limite all’ipocrisia, una forzatura strumentale e meschina» secondo la Cinque stelle Alessandra Maiorino.
La Zan si discuterà dopo la legge di Bilancio. E Forza Italia ci pensa
15 settembre 2021 • 21:06Aggiornato, 15 settembre 2021 • 21:07