Italia

Di Maio ora va a scuola di politica estera per trattare con Ue e Usa

(Foto Agf)
(Foto Agf)

Il Movimento non aveva un programma sulle relazioni internazionali. L’ex capo politico fa tutto da solo: diplomazia ma anche commercio, con il risultato di doversi confrontare ogni giorno con i limiti che impone questo doppio ruolo. 

  • Del programma originario dei Cinque stelle in fatto di politica estera rimane poco o niente, si fisicamente (sul sito ci sono pochi riferimenti), sia nei fatti.
  • Negli anni infatti le distanze dai temi antieuro e anti establishment soprattutto nei confronti di Bruxelles si sono fatte sempre maggiori. Sempre più lontane anche le posizioni terzomondiste di Alessandro Di Battista e Manlio Di Stefano.
  • Oggi, Luigi Di Maio è alla Farnesina dove, dopo alcune esposizioni importanti, per esempio nei rapporti con la Cina, sta aggiustando il tiro per rientrare nei canali tradizionali dei rapporti geopolitici italiani.

Se si cerca il programma di politica estera del Movimento 5 stelle scritto per le elezioni del 2018, su Google non si trova quasi più nulla. L’unica traccia che resta è l’esito di una votazione in cui vengono riportate le preferenze espresse dai simpatizzanti per selezionare le priorità da inserire nel testo. Se però si clicca sui singoli capitoli per approfondirli si raggiunge un “404-pagina non trovata”. «È un modo per sfuggire alle proprie responsabilità, soprattutto riguardo alle politiche

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