Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha detto di non escludere la possibilità di candidarsi a presidente della Calabria dicendo che è un’idea che lo «affascina». Intervenendo da remoto a un incontro sulla legalità promosso dal gruppo calabrese 'La strada' che fa parte di una serie di incontri organizzati dal Movimento 5 stelle, l'ex pm ha detto che l’ipotesi candidarsi gli crea «inquietudine e gioia» e che ne ha già discusso a Napoli senza per ora avere raggiunto una decisione definitiva. De Magistris ha poi ricordato di avere «una moglie calabrese» e di amare «le cose impegnative e non scontate, rivoluzionarie».

L’ex pm ha comunque detto di essere intenzionato a continuare a fare politica. Sul tema legalità De Magistris ha poi detto  che «la 'ndrangheta è ancora molto forte e integrata. Con l'apparato giudiziario da solo non si va da nessuna parte. La politica è il luogo per sconfiggere le mafie». Il sindaco di Napoli ha detto di non credere più a una «bonifica della magistratura» e che «nonostante l'opera importante di Gratteri» vede ancora cose che non lo «convincono».

Le altre candidature

De Magistris non è l’unico ad avere manifestato la propria simpatia per un’eventuale candidatura alle regionali in Calabria. Il deputato e critico d’arte, Vittorio Sgarbi. Il 22 dicembre, il sindaco di Sutri ha detto che la sua lista Rinascimento correrà alle elezioni calabresi per «liberare la Calabria dallo stato e dalla mafia». 

Nel frattempo, l’attuale presidente della Calabria, Nino Spirlì, ha annunciato il 1° gennaio di avere avviato la pratica per rimandare la data delle elezioni regionali inizialmente previste per il 14 febbraio. Alla base della scelta ci sarebbero motivazioni sanitarie dovute all’aumento dei contagi nella regione dove l’Rt ha superato il livello di guardi di 1 e si è attestato sul 1,09. Non si hanno per ora notizie su una nuova data per le consultazioni che si sono rese necessarie dopo la morte dell’ex presidente, Jole Santelli, morta il 15 ottobre. 

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